MOVIMENTI PIU' COMPLETI E POTENTI
Gli stiramenti del quadricipite sono fondamentali per il calciatore e per l' atleta d' atletica perché associati al riscaldamento pre-gara permettono di affrontare le imponenti contrazioni muscolari richieste dal calciare il pallone con forza e di adattarsi meglio ai cambi di ritmo per un atleta di atletica durante i primi momenti di una gara di corsa. L'aumentata estensibilità del muscolo garantisce inoltre i movimenti articolari più ampi e quindi la possibilità di compiere gesti atletici completi e potenti. E', di conseguenza più efficaci. Il quadricipite è, nel suo complesso un muscolo biarticolare.Decorre dal bacino alla tibia e agisce su due articolazioni, l' anca e il ginocchio, con un' azione di flessione del femore sul bacino e di estensione della gamba. I loro antagonisti sono gli ischio-tibio-crurali: quando il quadricipite si allunga per raddrizzare il ginocchio ed estenderlo, gli ischio-tibio-crurali si contraggono per estendere l' anca. Il muscolo quadricipite e il suo tendine sono localizzabili con facilità sulla faccia anteriore della coscia. Le varie componenti del muscolo ( tre vasi mediali e il retto femorale ) si uniscono sulla rotula e la ricoprono, per poi ( attraverso un tendine robusto chiamato legamento rotuleo ) andare a fissarsi sulla tibia.
INFIAMMAZIONE AI TENDINI ROTULEI
La parte tendinea situata vicino alla rotula è spesso soggetta, negli atleti e negli sportivi, a fenomeni infiammatori che una corretta pratica dello stretching aiuta a prevenire. Gli esercizi proposti in questa illustrazione sono sia alla componente flessoria del muscolo sia a quella estensoria. Quando si sollecitano queste articolazioni fino ai limiti estremi di movimento, dev'essere garantita una certa cautela alle fasi iniziali di allenamento da parte di chi è abbastanza rigido
IL CONSIGLIO
Questi esercizi presentano diversi livelli difficoltà.Non bisogna effettuarli tutti al primo tentativo. E' più importante procedere con gradualità nell' imporre le tensioni ed essere sensibili alla possibilità di movimento di anche ginocchia, bacino e colonna vertebrale. In particolare, questi esercizi sono impegnativi per il tratto lombare. La cautela è d' obbligo, sopratutto per chi soffre di dolori lombari. Se ci sono disturbi più seri del tratto lombare (spondilolistesi, ernie o pprotrussioni, lombasciatalgie..), è meglio astenersi dagli esercizi.
LA TENSIONE
Le modalità più importanti di tensione dei muscoli utilizzate negli esercizi di stretching sono due:
1)tensione leggera, tensione sostenuta, tensione leggera, mantenere le varie tensioni per 15-20 secondi, pausa e lavoro con l' altro arto (7-8 ripetizioni)
2) arrivo in 15 secondi alla tensione sostenuta, contrazione isometrica ( senza movimento) per 10-15 secondi, lento rilascio, breve pausa e ripetizione del ciclo.
ATTENTI A POSTURA LEGAMENTI E ROTULA
La ridotta estensibilità del quadricipite, del retto femorale e degli altri flessori dell' anca si manifesta con una accentuazione della rotazione anteriore del bacino e, in caso di allungamento, con un aumento indotto della lordosi lombare e con un allargamento(abduzione) delle cosce.Una riduzione di estensibiltà a livello dei vasti, che segue sempre una lacerazione del muscolo, si traduce invece con una difficoltà nel flettere completamente il ginocchio. Disequilibri nelle tensioni delle varie parti del quadricipite potranno manifestarsi con deviazioni della rotula verso la parte di muscolo più tesa. Ritrazioni (diminuzioni del volume ) significative possono anche far risalire la rotula. Queste condizioni alterano la normale meccanica femoro-rotulea e determinano le condizioni per disturbi degenerativi della parte interna della rotula e del legamento rotuleo.Alterazioni morfologiche delle cosce e delle ginocchia, di frequente riscontro, non dipendono invece dal quadricipite, anche se possono provocare sviluppi differenti nelle varie parti del muscolo e condurre nella situazione già esposta. Nella pratica degli esercizi di allungamento si deve , come sempre, avere un' attenzione particolare per il controllo della postura e verificare che cosa succede nei segmenti corporei adiacenti a quello su cui stiamo lavorando. E bisogna essere consapevoli che, se la tensione è eccessiva, si avranno dei compensi indesiderati.
5 ESERCIZI PER COMINCIARE