L'OROLOGIO NON SERVE
Chi non segue una tabella può liberarsi anche di un altro vincolo: il cronometro. In questo caso farsi guidare dalle sensazioni è fondamentale. Bisogna quindi dare ascolto all'impegno respiratorio, alla pesantezza muscolare e immedesimarsi sull'azione muscolare tecnica che si sta svolgendo. Per esempio una seduta a impegno medio deve essere assimilata all'andatura che si tiene in maratona, senza eccedere, per non trasformarla in una gara di 15 -21 km. Così come, per esempio, nelle variazioni di 5' l'impegno deve essere simile a quello di una competizione di 10 - 12 km, ma tutto riferito alle situazioni del momento.Ecco quindi che si corre una seduta a ritmo medio si deve pensare a quanto si è in grado di rendere in quel preciso momento e non invece a un valore assoluto. Molte situazioni influiscono sul rendimento fisico ( condizioni climatiche, ormonali ,psicologiche... ) e troppo spesso ci si fa influenzare da tempi e ritmi invece che essere noi stessi, in base alle situazioni del momento, a gestire la seduta.
LA TECNICA
SENTI LE GAMBE
Fino a che punto si deve spingere? L'autodidatta deve fare riferimento alla pesantezza muscolare così come all'azione di corsa.
Quando la fatica è rilevante e la spinta delle gambe perde efficacia, è il momento di terminare la seduta.Non seguire uno schema di allenamento prefissato è certamente meno restrittiva, ma la gestione degli allenamenti è particolarmente difficile per chi non ha ancora una certa conoscenza tecnica. Tuttavia, riuscire a entrare in contatto con se stessi è un fattore di maturità sportiva.
Allenarsi con le tabelle
VANTAGGI
Consente di avere le idee giuste per la programmazione
Sviluppa la motivazione nell'impegno degli allenamenti
Permette di sviluppare al meglio e raggiungere il proprio potenziale
SVANTAGGI
Ridotta libertà nel seguire le sensazioni del momento
Può esasperare l'impegno dell'atleta
Può essere restrittivo e frustante